Una Pizza all'Autismo

Il Corso che avvicina i ragazzi autistici al mondo della pizza

La pizza è una delle specialità culinarie più apprezzate e diffuse al mondo, ma anche una forma d’arte che richiede passione, creatività e abilità. Per questo motivo, Simone Marsella, Maestro Pizzaiolo e Ispettore Qualificato della Guida Stellata Peperoncino Rosso, ha deciso di organizzare un corso molto speciale: “Una Pizza all’Autismo”.

Si tratta di un’iniziativa nata in collaborazione con l’associazione Altre…Menti di Ceccano in provincia di Frosinone, che si occupa di assistere e sostenere i ragazzi nello spettro autistico medio/gravi e le loro famiglie. Il corso ha come scopo quello di coinvolgere i ragazzi autistici in un’attività diversa e stimolante, che li faccia sentire protagonisti e valorizzati.

Un mestiere affascinante e divertente

Il corso è iniziato il 27 Febbraio presso la sede dell’Associazione Altre…Menti di Ceccano e durerà quattro settimane. Ogni settimana, i ragazzi autistici, accompagnati dai loro genitori e dai terapisti dell’associazione, impareranno la manipolazione dell’impasto e la preparazione degli ingredienti così da apprendere l’arte della pizza. In questo modo, i ragazzi potranno scoprire un mestiere affascinante e divertente, ma anche sviluppare le loro capacità cognitive, sensoriali, sociali ed emotive.

Sensibilità e Professionalità

Simone Marsella e la Guida Peperoncino Rosso hanno accolto con entusiasmo la sfida di “Una Pizza all’Autismo”, mettendo a disposizione la propria esperienza, professionalità e sensibilità. Il Maestro Pizzaiolo ha dichiarato di essere felice di poter contribuire a un corso così importante e gratificante, che gli permetterà di conoscere dei ragazzi speciali e di regalare loro dei momenti di gioia e serenità.

Alla fine del corso, ogni partecipante riceverà un Attestato di Partecipazione.

Cos’è l’autismo e come si manifesta

Con il termine Autismo si identifica una disabilità permanente complessa di natura neuro-biologica, con esordio infantile che prevede un ampio spettro di manifestazioni cliniche, tant’è che è più corretto parlare di “Disturbi dello Spettro Autistico” (DSA).

Questo significa che l’autismo colpisce ogni persona in modo diverso, variando da una lieve a una grave sintomatologia, con grandi differenze tra i vari soggetti nell’area comportamentale, nelle competenze cognitive, nel linguaggio, nei processi di interazione.

Nel grande panorama dell’autismo si può spaziare dallo scienziato scontroso e chiuso in se stesso, al soggetto con ritardo mentale e gravi comportamenti autolesionistici. Ogni persona autistica è quindi unica e, a suo modo, speciale.

Il disturbo si presenta entro i primi 30 mesi di vita, con un rapporto tra maschi e femmine di 4 a 1, e la sua incidenza è in forte aumento (1 : 150 nati).

Le cause sono tuttora sconosciute. I trattamenti di tipo cognitivo-comportamentale sono gli unici interventi che permettono reali miglioramenti nel bambino.

Questi trattamenti devono essere precoci ed intensivi, cioè devono iniziare non appena il bambino ha ricevuto la diagnosi di DSA ed essere protratti per anni, con venti-trenta ore settimanali di terapia, il cui costo attualmente è a carico delle famiglie.

L’autismo non colpisce solo il singolo soggetto che ne è affetto ma ha gravi ripercussioni su tutta la famiglia che troppo spesso finisce per esplodere, aggravando ulteriormente la situazione del malato che ha invece bisogno di serenità e affetto.

Pur essendo una delle più gravi forme di disabilità (toglie all’individuo la capacità di pensiero razionale), da un punto di vista sociale l’autismo non è di solito percepito come tale.

I ragazzi autistici sono fisicamente sani, spesso molto belli e, a prima vista, non trasmettono la sensazione di forte disagio che hanno nel loro intimo.

Né del resto è possibile immedesimarsi nel loro stato per cercare di comprenderne le reali difficoltà.

“Una Pizza all’Autismo” è un esempio di come la pizza possa essere non solo un alimento gustoso e nutriente, ma anche un mezzo di inclusione, di condivisione e di solidarietà. Un corso che merita di essere sostenuto e diffuso, per dare voce e opportunità a chi spesso viene emarginato e dimenticato dalla società.